Shadow of the Colossus (2018) review

Exceptional

by Elia Mercatanti

Ottimo restauro/remake che non va minimamente a stravolgere l'originale ma a riproporre la stessa formula potenziandone la grafica e la fruibilità con la possibilità di gioco a 60 FPS fissi o una modalità grafica più appagante a 30 FPS. Il gioco in se è una piccola perla, un'atmosfera estraniante, lande desolate colline montagne, abissi senza fondo e burroni elevati, cascate altissime e scogliere sconfinate, il tutto pervaso da un silenzio e una pace quasi innaturale dove solo il rumore del vento o del protagonista si colgono. La trama principale ricorda le fiabe più classiche, un guerriero, una ragazza da salvare, o meglio da riportare in vita, e degli esseri misteriosi, i colossi, che sembrano la chiave per riuscire nella nostra missione, e che devono essere sconfitti per arrivare al nostro obiettivo, così per lo meno ci viene detto dal misterioso essere che abita il tempio delle lande proibite. Il nostro unico compagno è il nostro fedele cavallo Agro che ci accompagnerà nelle nostre peripezie. Il design dei colossi è unico, essere giganteschi fatti di pietra e terra che assumono le più disparate sembianze, tutti con i loro punti deboli e strategie per poterli abbattere. In una prima run il bello del gioco sarà proprio riuscire a capire come abbattere i vari colossi che incontreremo che apparentemente sembrano così invulnerabili e minacciosi. La narrazione silenziosa riesce perfettamente a creare un atmosfera ed un'immaginario veramente originali e magiche. Anche la colonna sonora e il sound design è molto curato ed riesce ad enfatizzare le fasi di battaglia con i colossi e i momenti di contorno, ma anche i suoni dell'ambiente. Il gioco offre un'elevata rivocabilità permettendo al giocatore di risfidare i colossi sconfitti, anche con sfide a tempo, e con la possibilità di sbloccare nuovi oggetti per potenziare le abilità del personaggio o introdurre alcune nuove possibilità di attacco o strategiche. Infine il gioco ha una lunghezza moderata che però si sposa bene con il tipo di narrazione e racconto che vuole proporre.

VOTO 9/10